1) BIODIVERSITÀ E CONSERVAZIONE
La biodiversità è l’insieme di tutte le specie e le complesse comunità biologiche presenti sul pianeta, con le
annesse interazioni a livello ecosistemico e la loro variabilità genetica.
A causa della rapida crescita della popolazione umana, del vertiginoso aumento delle sue esigenze e il
conseguente incremento del consumo delle risorse, la biodiversità è sempre più in pericolo. Attualmente si
sta assistendo ad una forte perdita di diversità biologica e si ritiene che nei prossimi decenni migliaia di specie
si estingueranno.
È quindi di fondamentale importanza preservare e proteggere la biodiversità. Alla base delle diverse forme
di minaccia sulla biodiversità vi è una causa comune: l’aumento della popolazione umana e il conseguente
aumento del consumo delle risorse. La minaccia maggiore alla biodiversità è rappresentata dalla distruzione
degli habitat naturali dovuta all’espansione della popolazione umana e delle sue attività. Altri fattori che
influenzano significativamente la biodiversità sono: l’inquinamento, gli effetti dei cambiamenti climatici, il
sovra sfruttamento delle specie e delle risorse naturali e l’introduzione di specie esotiche invasive.
Per sviluppare una buona strategia di conservazione della biodiversità è necessario avere una solida
conoscenza di quante e quali specie esistono sulla terra e di come questi organismi sono distribuiti sul
pianeta. Conoscere lo stato di conservazione delle specie è un requisito fondamentale per lo sviluppo di
misure politiche significative per garantire la conservazione della biodiversità.
L’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura o IUCN (International Union for Conservation of
Nature) si è posta come obbiettivo quello di conservare l’integrità e la diversità della natura. Attraverso le
cosiddette Liste Rosse fornisce informazioni sulla valutazione dello stato di conservazione della flora e fauna
nel mondo. Nelle Liste Rosse le singole specie vengono classificate in diverse categorie in base alla loro
probabilità relativa di rischio di estinzione. Le categorie sono:
- estinta (extinct) = la specie è estinta;
- estinta in natura (extinct in the wild) = la specie è estinta in natura, è presente solamente in cattività;
- gravemente minacciata (critically endangered) = la specie è in pericolo critico di estinzione, è fortemente
minacciata, è ad un passo dall’estinzione; il rischio di estinzione è estremamente elevato;
- minacciata (endangered) = la specie è in pericolo di estinzione, necessita di interventi di tutela immediati e
il rischio di estinzione è elevato;
- vulnerabile (vulnerable) = la specie è vulnerabile all’estinzione, si tratta di specie mediamente minacciate,
il rischio di estinzione è alto;
- quasi minacciato (near threatened) = la specie è quasi minacciata di estinzione; non è a rischio estinzione,
ma esistono dei fattori di minaccia antropici che la stanno stressando, si tratta di specie quasi minacciate che
molto probabilmente saranno minacciate nel prossimo futuro;
- a rischio minimo (least concern) = la specie non è minacciata di estinzione, nessuna preoccupazione per la
sopravvivenza;
- mancanza di dati (data deficient) = indica una mancanza o carenza di dati, le informazioni sono inadeguate
per valutare lo stato di conservazione o il rischio di estinzione;
- non valutata (not evaluated) = la specie non è stata valutata.
La valutazione della Lista Rossa è condotta a livello sia globale che regionale. Lo stato globale si riferisce allo
stato di una particolare specie in tutto il mondo e lo stato regionale descrive la probabilità di estinzione di
una specie in una particolare regione. A causa della diversa scala di analisi, le stesse specie possono essere
assegnate a categorie diverse, in modo che una specie elencata come non minacciata a livello globale possa
essere elencata come minacciata a livello regionale e viceversa.
Questa è una breve premessa necessaria per comprendere meglio altri argomenti che verranno tratti in
seguito. Prossimamente analizzeremo:
- lo stato di conservazione delle tartarughe marine nel Mar Mediterraneo,
- lo stato di conservazione dei mammiferi marini nel Mar Mediterraneo,
- lo stato di conservazione dei pesci ossei marini italiani e
- la fauna ittica italiana presente negli ecosistemi d’acqua dolce (con approfondimento sull’anguilla).
Ritengo che per un subacqueo sia importante conoscere lo “stato di salute” degli ecosistemi acquatici e credo
che dovremmo fare il possibile per garantire la loro integrità.
Comentários